Laura Antonelli ha fatto sognare una generazione indossando quella vestaglietta, succinta ed elegante, che Salvatore Samperi le aveva imposto per il personaggio della cameriera in 'Malizia'
E' morta l'attrice Laura Antonelli. Aveva 73 anni. A dare l'allarme stamattina intorno alle 8.30 è stata la donna delle pulizie che l'ha trovata per terra in casa a Ladispoli, vicino Roma. Arrivati nell'abitazione, gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Nata a Pola nel 1941, diploma di insegnante di educazione fisica, ha ottenuto il primo successo, a fianco di Lando Buzzanca, nel film Il merlo maschio di Pasquale Festa Campanile. Dopo il trionfo di Malizia (1973), la bellezza prorompente e genuina della Antonelli ha attratto prima Giuseppe Patroni Griffi, che la volle per Divina creatura (1975), e poi Luchino Visconti che le affidò il ruolo della moglie di Giancarlo Giannini ne L'innocente (1976), tratto da Gabriele D'Annunzio.
L’attrice ha recitato poi a fianco di Jean Paul Belmondo in Trappola per un lupo di Claude Chabrol, con Mauro Bolognini in Gran bollito (1977) e La Venexiana (1985) , dove contendeva con successo a Monica Guerritore l'amore di un giovane, sfruttando le armi, della malizia. Due volte si e' cimentata con Molière, nelle riduzioni farsesche de Il malato immaginario e de L'Avaro, accanto ad Alberto Sordi. Si è vista anche in Grandi magazzini (1986), di Castellano & Pipolo, e nelle commedie Rimini Rimini e Roba da ricchi, firmate da Sergio Corbucci. Tra le sue ultime apparizioni, due ruoli da protagonista in tv: ne Gli Indifferenti, tratto da Alberto Moravia, e in Disperatamente Giulia, trasmessi su Canale 5 nel 1988 e nel 1990.
Nel 1991, durante le riprese del film Malizia 2000, sequel della pellicola precedente, diretto sempre da Samperi, l’attrice viene sottoposta ad alcuni interventi di chirurgia estetica che le deturpano i lineamenti del viso. Ha così inizio un lungo processo civile, a causa del quale, Laura Antonelli è scivolata in una condizione di profonda sofferenza psichica. La vicenda si conclude, dopo molti anni, con esito favorevole per Laura Antonelli, alla quale la Corte d'Appello di Perugia, nel 2006, riconosce un risarcimento di 108 mila euro, più gli interessi, per i danni di salute e di immagine subiti.
"La sua morte mi rattrista enormemente e mi fa restare con l'angoscia di non averla aiutata abbastanza. Un'attrice così bella e brava non doveva finire così", ha detto Lino Banfi, commosso per la scomparsa di Laura Antonelli. I due si erano incontrati qualche tempo fa, dopo tanti anni, e Banfi l’aveva trovata in un grande stato d’indigenza.